video suggerito
video suggerito

Vergogna all’Orto Botanico di Napoli: ragazzini rubano l’Abete di Natale. Segato anche un altro albero

Gang di ragazzini entrano illegalmente nell’Orto Botanico: rubano un abete e ne segano un altro. Il direttore fa denuncia. L’amarezza: “A volte viene da pensare che il nostro lavoro sia inutile”
67 CONDIVISIONI
Quanto resta dopo il furto dell’albero di Natale / foto Orto Botanico Napoli
Quanto resta dopo il furto dell’albero di Natale / foto Orto Botanico Napoli

Il furto di abeti nel periodo di Natale, legno da incendiare per alimentare il "cippo" di Sant'Antonio a gennaio è una vergogna che spesso passa in secondo piano soltanto perché gli autori «sono ragazzini». Ma le modalità sono quelle dei furti e della gang. Stavolta ad avere la peggio sono gli alberi ospitati nell'Orto Botanico di via Foria, una delle strutture più importanti di una città che ormai si regge su cemento, bancarelle e dehors, un luogo di studio universitario ma anche aperto alla città. Chi è stato all'Orto Botanico sa di cosa si parla: un gioiello di Napoli, fondamentale per una rilassante passeggiata e al tempo stesso per comprendere l'importanza delle specie vegetali, la loro storia, la varietà di fiori, piante e alberi che è vita e bellezza.

Il direttore dell'Orto Botanico di Napoli Paolo Caputo lo definisce «evento spiacevole». E spiega l'accaduto: «Hanno rubato il nostro albero di Natale! Si trattava di un bell'abete di circa 3 metri in vaso, che avevamo decorato con ciclamini e che avremmo inteso piantare in Orto dopo il periodo natalizio. L’albero è stato strappato dal vaso, trascinato fino al muro di cinta e buttato giù. Nel pomeriggio del 19 dicembre) un gruppo di ragazzini ha tentato ripetutamente di entrare nell’Orto scavalcando il cancello, ma il personale di sorveglianza è riuscito ad evitarlo. Probabilmente volevano realizzare di giorno ciò che poi hanno fatto di notte: stanotte, infatti (la notte tra il 19 e il 20 dicembre), ignoti hanno segato (!) un altro abete, stavolta più piccolo e piantato in piena terra, trascinando anche questo fino al muro di cinta e portandolo via. Ho sporto denuncia questa mattina; le autorità accademiche hanno disposto un rafforzamento del servizio di sorveglianza (già oneroso per l’Ateneo); l’albero tagliato verrà sostituito; l’anno prossimo il nostro albero di Natale sarà più bello».

L'abete segato / foto Orto Botanico Napoli
L'abete segato / foto Orto Botanico Napoli

L'amarezza del direttore dell'Orto Botanico di Napoli

Ovviamente il responsabile della struttura non nasconde l'amarezza: «Il punto è che, nonostante tutti gli sforzi, a volte viene da pensare che sia inutile provare a raccontare alla società la biologia delle piante, la cultura del verde, la necessità di comportamenti sostenibili, quando almeno alcuni ritengono possibile introdursi in un luogo che è a tutti gli effetti un museo vivente, segare via “un reperto”, usarlo per qualche giorno a fini ornamentali e poi buttarlo. Il punto è che ci chiediamo cosa sarebbe successo se invece di un abete rosso fosse stata rubata o danneggiata una pianta più rara, magari custodita a scopo di conservazione e di reintroduzione in natura».

La notte del Cippo di Sant'Antonio il 17 gennaio a Napoli

Non è la prima volta che accadono cose del genere: per accatastare legname da usare tra il 16 e il 17 gennaio per il "Cippo" di Sant'Antuono, i ragazzini diventano vere e proprie bande di quartiere: ce ne sono nel vicino Rione Sanità ma anche ai Quartieri Spagnoli, al Pallonetto di Santa Lucia,  al Rione Traiano e in altri quartieri popolari di periferia e del centro di Napoli. La notte di Sant'Antonio Abate si trasforma in una battaglia tra forze dell'ordine e pompieri e ragazzini che tentano di accendere il cippo, ovviamente illlegale e pericoloso.

67 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views